Sono Emy Rodriquens Cesaroni e sono nata nella magnifica città di Milano.
Sono da sempre appassionata di viaggi, tanto che spesso, sin da quando ero bambina, mi soffermavo ad immaginarmi in luoghi da sogno, ed infatti questa passione è stata il motore segreto dei miei studi in lingue straniere e della mia futura carriera.  

Ho avuto l’opportunità di entrare nel mondo dei profumi con il mio primo impiego in un’azienda che ancora oggi produce cosmetici e profumi. Già con il mio primo lavoro ho mosso i miei passi verso una carriera come brand manager ed export manager che mi ha permesso di realizzare il mio sogno di bambina: viaggiare ed esplorare diversi luoghi.  

Sono una ferma sostenitrice del fatto che ognuno abbia un ruolo specifico nell’universo grazie al quale può instaurare un dialogo con esso: per questo durante i miei innumerevoli viaggi ho custodito tutto ciò che ho osservato, visto, annusato ed assaggiato come il più prezioso dei tesori.  

Nella mia carriera ho avuto l’opportunità di collaborare con diversi brand come Pierre Cardin, Romeo Gigli, Iceberg e Panama, tutti marchi di cui sono molto appassionata e grazie ai quali ho potuto incontrare i grandi maestri profumieri francesi ed italiani. Questa connessione al mondo dei profumi è stata anche la fonte della mia rinascita: in seguito ad un periodo molto difficile della mia vita ho infatti deciso di avventurarmi nella creazione di profumi, per quanto essi siano estremamente affascinanti e complessi.  

Per la creazione di Accendis ho impiegato un anno di ricerche e prove. I profumi Accendis non sono solo abbinamenti di fragranze, ma anche la scelta del packaging: le difficoltà in questo campo sono state nel trovare la giusta inclinazione nello stampo per realizzare l’apertura laterale delle boccette, che erano però incomplete senza la smerigliatura del vetro che li caratterizza. Inoltre per scovare i tessuti e i materiali necessari alla creazione delle scatole è stato necessaria un’attenta ricerca eleganti, preziosi e sofisticati per ottenere l’effetto che desideravo.  

Superati questi ostacoli, le fragranze sono state la parte più complessa da realizzare: l’obiettivo era trasformare la luce in un profumo, idea tratta da ricordi della mia infanzia.
Dopo diverse prove con parfumeur ed esperti di laboratorio siamo riusciti a rievocare i profumi dei giardini assolati della mia infanzia. Per questo ho chiamato i miei profumi Accendis: volevo richiamare la luminosità incredibile di quei giardini incantati ed onorare i miei antenati. 

In futuro continuerò ad esplorare nuove possibilità per realizzare le mie fragranze. 
Spero possiate apprezzarli anche voi,